RISE, sei pronto a fare la tua parte per un mondo più sostenibile?

Progetto Rise

In collaborazione con la Camera di Commercio italo belga e finanziato dall’Unione europea, il progetto di Withub coinvolge gli studenti delle scuole secondarie di II grado

Un mondo più sostenibile non solo è auspicabile, ma è necessario per poter garantire la sopravvivenza e il benessere del Pianeta stesso e di tutti i suoi abitanti. Per portare avanti questo ambizioso obiettivo, però, serve la collaborazione globale di tutti, dai Governi alle Istituzioni, dalle aziende ai cittadini comuni. Tra questi, saranno soprattutto le giovani generazioni a dover essere informate e pronte a realizzare un cambiamento che, lentamente, è già in atto. Perché proprio loro, che questo mondo un po’ malconcio lo erediteranno dalle nostre mani, saranno chiamati, un giorno, a decidere, a scegliere, a schierarsi e ad agire.

Il progetto RISE – Rising Innovators for a Sustainable Environment, promosso da WITHUB in collaborazione con la Camera di Commercio italo belga e finanziato dall’Unione europea, nasce proprio in questo contesto: ha l’obiettivo di motivare ragazze e ragazzi al pensiero critico sui temi dello sviluppo sostenibile. Arrivando a costruire, ogni giorno, un mondo in linea con l’Agenda 2030 e i suoi Obiettivi, a cominciare dai Global Goal 11 (Città e comunità sostenibili), 12 (Consumo e produzione responsabili) e 13 (Lotta contro il cambiamento climatico).

Il percorso di formazione, che si rivolge alle scuole secondarie di II grado, oltre a offrire materiali in modalità e-learning sui temi della sostenibilità, della transizione ecologica e della lotta al cambiamento climatico, consente ai ragazzi di partecipare a due lezioni frontali online, tenute da membri di alcune delle più innovative start-up del settore ambientale.

E anche se la teoria è importante, con RISE si punta soprattutto alla pratica: grazie a un dialogo costruttivo e ispirazionale con le start-up “green”, i giovani impareranno a immaginare e inventare nuove soluzioni ecologiche. Durante questa fase di scambio con le aziende, infatti, gli studenti potranno imparare le tecniche di presentazione di un’idea d’impresa emergente, il cosiddetto “pitch”, ovvero la presentazione sintetica ed efficace di un’idea imprenditoriale – o di un servizio o invenzione – che può far bene al Pianeta.

Ma non è finita qui. Dopo aver completato il percorso formativo, gli studenti sono invitati a partecipare a un contest che li sfida a mettere in pratica quello che hanno imparato in classe per migliorare il futuro del nostro Pianeta, intervenendo in modo concreto e misurabile su problemi quali lo spreco delle risorse o un loro consumo eccessivo.

Ai ragazzi sarà quindi chiesto di guardarsi intorno e proporre, tramite un pitch, una propria idea di start-up, capace di offrire soluzioni concrete, semplici e realizzabili per risolvere alcune criticità legate alla sostenibilità e alla transizione ecologica. Il cambiamento è già in atto e gli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU sono dietro l’angolo: serve farsi trovare preparati.